Halloween, una maledizione per i gatti neri?

Tenete i gatti neri in casa e non datene in adozione in questo periodo dell’anno! È questo il monito che lanciano all’unisono le associazioni animaliste in prossimità di Halloween. La festa pagana che oltreoceano viene immancabilmente festeggiata, stimolando creatività noir per dissacrare le paure più ataviche dell’animo umano, avrebbe realmente un animo nero rispetto al quale però c’è poco da ridere: i mici dal manto scuro sarebbero, infatti, vittime sacrificali di macabri riti. In questi giorni, infatti, si registrerebbe ogni anno un picco di sparizione di quattro zampe con il manto color della notte: gatti neri rubati, animali abituati ad uscire liberamente da casa spariti, improvvisamente, nel nulla.
C’è chi la considera una superstizione immotivata e priva di ogni fondamento e chi, invece, afferma di avere prove tanto raccapriccianti quanto inconfutabili che testimonierebbero riti satanici in cui sono stati uccisi o torturati proprio i felini dal manto scuro. I loro aguzzini sarebbero sia sette dedite a riti esoterici che giovani criminali. Non è un caso se, proprio in questi giorni, la maggior parte dei rifugi e delle associazioni animaliste sospendono le adozioni di animali dal manto nero e invita chi ne ha uno in famiglia a tenerlo al sicuro tra le quattro mura domestiche.
Vittime, ancora oggi, di miopi superstizioni e ottuse credenze popolari, i Mici dal manto scuro sono tacciati di portare sfortuna. Una cattiva fama che fonda le sue radici nel Medioevo quando i gatti erano considerati diabolici compagni delle streghe, il tramite terreno con il male. Sempre in quel periodo storico, inoltre, i felini scuri erano temuti poiché attraversando improvvisamente la strada, potevano finire – loro malgrado – per spaventare i cavalli inducendoli a disarcionare chi li montava. Una cattiva fama sopravvissuta fino ai giorni nostri anche se i mezzi di locomozione sono decisamente cambiati e gli unici ad avere la peggio sono i temerari “pedoni” a quattro zampe.
Sono, dunque, molteplici le ragioni che nel tempo hanno alimentato le dicerie su questi meravigliosi quattro zampe ancora oggi osteggiati da molti tanto che sono – assieme a quelli con il manto tigrato – i mici che più difficilmente trovano casa nelle strutture per animali senza famiglia. L’unica vera maledizione sembra, dunque, quella di avere il manto nero: la medesima discriminazione, anche se per motivi diversi, la scontano anche i cani tanto è vero che tra i meticci che affollano canili e rifugi, quelli con il manto scuro sono, in genere, quelli che hanno meno richieste di adozione.
A pochi giorni dal 31 ottobre, dunque, è meglio tenere a mente il proverbiale “prevenire è meglio che curare” e custodire l’amato membro a quattro zampe della famiglia in casa, al sicuro da eventuali veri e propri mostri ma in carne ed ossa